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Le donne forti e delicate di Annalisa Ceolin ci illuminano con i loro sguardi

Le donne forti e delicate di Annalisa Ceolin ci illuminano con i loro sguardi

L’AuraPhotographica, quell’Aura invisibile che trasparendo diafana rende vibrante un’immagine, come un trasognato incanto.

L’universo delle donne, visioni passioni paure ricordi filtrati attraverso il loro sguardo sensibile, attento ai mutamenti del vivere. Non ti girare, sussurra lievemente Annalisa Ceolin alle spalle di una donna che forse sta osservando il suo futuro. Non ti girare, io sono qui e ti sto contemplando e tra veli interposti tra il mio sguardo e la tua figura in controluce attendo, come te, gli eventi del destino. Ti ho ricoperta di veli diafani per difenderti nell’andare incontro alla tua vita, sono veli fioriti, sono veli di fili d’erba che frusciano e volerebbero via al primo soffio del mio respiro.

Così Annalisa trattiene il respiro e fotografa quella donna e ci regala un’immagine lieve, appannata da una luce fioca, e pare potrebbe volare via anche lei, quella donna a noi sconosciuta che interpreta, racchiusa nell’esiguo spazio di una finestra, tutte le donne.

Ma forse quella donna è lei, Annalisa, è lei che cattura silenziosa ciò che non può essere espresso a parole.

Torneranno i prati. Forse.

Torneranno i prati by Annalisa Ceolin & Ralph Lee

Ritagli di un corpo di donna che si intravede tra le pieghe disfatte di un telo bianco dove lei si rifugia come in un sudario, il viso nascosto come la sua bellezza fatta di grazia, di una pelle consumata e rigata come sabbia nel deserto disegnata dal vento che ora porta con sé, leggero, quest’altro velo che poi fugge e poi sparisce e noi vediamo lei, sola in un’eterna attesa, le sue mani solcate da quelle vene che paiono radici che affondano dentro il suo corpo; i piedi increspati son fatti di seta leggera di un rosa delicato, un po’ sgualciti per la stanchezza. Sono I ricordi di Preeti.   

La Bellezza Perduta, la Bellezza Ritrovata, la Grande Bellezza, la Bellezza Interiore. Una frazione del dipinto ritrovato, ritagliato, destrutturato, scomposto e ricomposto in un ritratto di donna rinnovato che trascrive in movimenti sfocati, sfumati, duplicati in frazioni di colori, luci e merletti, un sentimento profondo dedicato alla Bellezza della Donna. La Bellezza Perduta è cieca, la Bellezza Ritrovata fissa lo sguardo su di noi e noi fissiamo lei in un silenzioso dialogo che ci unisce per un attimo. La Grande Bellezza ci conquista con il suo profumo di rose. La Bellezza Interiore si nasconde e vive silenziosa dentro ognuno di noi.

Le nuvole nella testa per cercare sempre ciò che non si vede. Ritorna quel ritratto che gioca ora con bianchi e neri taglienti, sono nuvole di tempesta come i pensieri che a volte travolgono le vite delle donne. Ma sono anche nubi che accolgono un corpo stanco che si lascia andare viaggiando con loro. Sono le nuvole nella testa che a volte ci fanno sognare.

Ritratti fuggevoli di donne sfuggenti, stratificazioni di immagini, una sull’altra e poi ancora una sull’altra, per comporre visioni. Quelle visioni come estasi della mente di Annalisa che guarda e già ne pensa altre, da inventare per esprimere ciò che sente dentro di sé e perché laggiù, sempre più in fondo, ci sarà una luce ad illuminare altre immagini. Fotografie che incantano e fuggevolmente si disperdono; sono stati d’animo dedicati alle donne, sempre protagoniste da celebrare così, immagine dopo immagine per interpretare sentimenti universali. Guerra sogni amore pietà rughe sguardi lacrime giovinezza.  

Occhi pensanti che ti guardano ma non ti vedono, sovrapposizione di sentimenti.

Forse un Viaggio al termine della notte, un viaggio in bianco e nero vibrante, illuminato da una luce teatrale, un cono lucente che concentra, isola, esalta corpi con la pelle candida, cangiante. Percepiamo la gioia di stare insieme, ora, adesso, ma forse anche domani. Un lungo viaggio, sino al termine della notte e la ricerca di quell’Aura che la notte rende visibile, trasfigurando l’apparente conosciuto in uno sconosciuto incantamento.

La luce del giorno li ritroverà ancora insieme?

Annalisa Ceolin, nata e residente a Venezia, è laureata in Sociologia. Nelle sue fotografie, analogiche e digitali, sviluppa una ricerca introspettiva, simbolica e metaforica. Allieva di Roberto Salbitani, Mimmo Jodice e Franco Fontana, ha realizzato reportages per il Comune di Venezia, tra cui quello nel Carcere Femminile. Ha insegnato fotografia nelle scuole superiori e ha collaborato con riviste del settore come Fotoit, Gente di Fotografia e con importanti editori tra cui Einaudi. Ha realizzato numerose mostre fotografiche in Italia e all’estero.
 Sue fotografie sono conservate presso archivi e fondazioni.
 Ha partecipato a numerose rassegne a Venezia, Padova, Roma, Nova Gorica, New York, Seravezza, Arezzo, Pechino, Mohrvila, Monaco di Baviera, Vercelli, Milano.

Nel 2023 ha esposto nella collettiva “La serena inquietudine del territorio” presso il Centro Culturale Candiani a Mestre; a Venezia ha partecipato a Laguna Libre con il “Libero collettivo di Fotografe” alla Mostra “Oltre il Mito, sguardi di donne”; a Milano presso Lo Spazio Tadini, a Lucca con l’associazione “Artisticamente”.

Nel 2024 ha esposto a Spinea presso l’Oratorio di Villa Simon e a Stra, presso Villa Loredan con il “Libero Collettivo di Fotografe”. Ha partecipato alla collettiva “40 anni di Immagini d’Autore” di Marghera Fotografia; a Milano nelle sale del progetto Opificio della Fotografia; selezionata dal “Ricarica Foto Festival 2024” a Sustinente MN; partecipa insieme ad altri sei autori a una Personale sulle Detenute del Carcere Femminile di Venezia.

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4 thoughts on “Le donne forti e delicate di Annalisa Ceolin ci illuminano con i loro sguardi
  1. Annalisa Ceolin

    Ti ringrazio per il bellissimo, delicato e complesso articolo dove io e le “mie donne” ci ritroviamo e a volte scopriamo degli aspetti sconosciuti a noi stesse.

    Annalisa Ceolin

    • Laura Malaterra

      Sono entrata nel tuo mondo di fotografa sensibile e attenta guardando le tue immagini dedicate alle donne e mi sono accorta della tua delicatezza. E’ stato bello, grazie a te.
      Laura

      • Annalisa Ceolin

        Il nostro un incontro fortunato.

        • Laura Malaterra

          Davvero, a volte succede ed è una bella sensazione.

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